Il segretario di Stato Paul boicotta il Budapest Pride per motivi di sicurezza!

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Staatssecretaris Paul non prende parte al Budapest Pride per sostenere i diritti LGBTQ+ in Ungheria e chiede il rispetto dei diritti umani.

Staatssecretaris Paul nimmt nicht an der Budapest Pride teil, um die LGBTQ+-Rechte in Ungarn zu unterstützen und fordert Einhaltung von Menschenrechten.
Staatssecretaris Paul non prende parte al Budapest Pride per sostenere i diritti LGBTQ+ in Ungheria e chiede il rispetto dei diritti umani.

Il segretario di Stato Paul boicotta il Budapest Pride per motivi di sicurezza!

L’attuale situazione relativa al Pride di Budapest sta suscitando grande entusiasmo in Europa. Oggi, 28 giugno 2025, la Segretaria di Stato per l’Emancipazione in pensione, Mariëlle Paul (VVD), ha dovuto annunciare che non parteciperà alla celebrazione del Pride. Per Paul la situazione è troppo incerta per partecipare come rappresentante ufficiale del governo olandese NO segnalato. In Ungheria, i diritti delle persone LGBTIQ+ sono severamente limitati e quest’anno la marcia del Pride è stata vietata dalla legge.

Paul è a Budapest per attirare l'attenzione sul mancato rispetto da parte del governo ungherese degli standard sui diritti umani all'interno dell'Unione Europea. Vuole anche sostenere i partecipanti al Pride durante la sua visita. Il motivo del suo rifiuto di partecipare è la preoccupazione per il possibile arresto dei manifestanti, tra cui figurano anche personalità politiche di spicco.

Un segnale forte per la comunità LGBTIQ+

Amsterdam comprende la situazione sul campo e sta inviando un messaggio chiaro. Anche il sindaco Femke Halsema ha deciso di partecipare all'evento nonostante i pericoli. La sua visita e quella di Paul vogliono essere una dimostrazione di solidarietà per la comunità LGBTIQ+ in Ungheria e allo stesso tempo una protesta contro la soppressione dei diritti umani. Oltre alle due donne sono attesi anche almeno 70 eurodeputati e altri rappresentanti di Olanda e Belgio Gaykrant segnalato.

La polizia di Budapest ha giustificato la decisione di vietare il Pride con la motivazione che i minori potrebbero entrare in contatto con contenuti ritenuti inappropriati. Tuttavia, il sindaco progressista di Budapest Gergely Karácsony ha ribadito che il Pride si svolgerà come un evento municipale, indipendentemente dalle restrizioni legali.

Appello all'azione contro l'Ungheria

La situazione in Ungheria ha suscitato preoccupazione anche a livello internazionale. 20 stati dell’UE, tra cui la Germania, chiedono alla Commissione europea di intraprendere un’azione decisiva contro il governo ungherese. Il motivo sono i cambiamenti nella legge che influiscono sui diritti delle persone LGBTIQ+. In una dichiarazione congiunta, i paesi hanno affermato di essere “profondamente preoccupati” per la minaccia di multe per gli organizzatori degli eventi Pride e per l’introduzione del riconoscimento facciale automatico in tali eventi. DW segnalato.

Il governo ungherese è sotto pressione affinché riveda le nuove norme che minano la libertà di espressione, riunione e protezione dei dati. Il dibattito sui diritti delle persone LGBTIQ+ e sulla tutela di queste libertà fondamentali sta diventando sempre più forte e la partecipazione di politici di alto rango al Pride di Budapest è vista come un importante segno di resistenza a queste misure.

Va notato che il Pride di Budapest va ben oltre un evento locale. È diventato un simbolo di libertà e uguaglianza. L’impegno dei politici locali ed europei sottolinea l’urgenza di difendere i diritti delle persone LGBTIQ+, non solo in Ungheria ma in tutta Europa.